La gomma alimentare Particolarmente indicata a contatto di sostanze alimentari contenenti grassi : latte e suoi derivati, oli, oli grassi vegetali ed animali. Ottima come guarnizioni negli impianti alimentari. Disponibili i certificati di alimentarietà. Particolarmente indicata a contatto di sostanze alimentari alcoliche come vino, birra, succhi di frutta ed in presenza di temperatura oltre 100° C. Ottima resistenza all'ozono, agenti atmosferici ed acqua di mare. Buona resistenza all'abrasione. Disponibili i certificati di alimentarietà secondo la severa normativa Americana F.D.A. Particolarmente indicata ove viene richiesta una ottima resistenza ad alte o basse temperature. Ottima resistenza ai raggi U.V. agli agenti atmosferici all'ozono ed all'invecchiamento. Buona resistenza ai solventi. Gomma inodore e antimacchia. Disponibili i certificati di alimentarietà.
In natura la gomma è presente come sospensione colloidale nel latice di alcune piante, la più importante delle quali è l'albero della gomma (Hevea brasiliensis), un'euforbiacea originaria del Sud America ma coltivata anche in Indonesia, nella penisola malese e nello Sri Lanka. Dal latice estratto da questa pianta si produce il caucciù.
Le gomme ricavate dal latice di altre piante sono spesso contaminate da una miscela di resine e, prima di essere utilizzate, devono subire un processo di raffinazione. Importanti gomme gregge sono la guttaperca e la balata, prodotte da varie sapotacee tropicali. Esistono anche piante non tropicali produttrici di gomma, ad esempio il Parthenium argentatum o il tarassaco russo (Taraxacum kok-saghyz), coltivati in particolar modo durante la seconda guerra mondiale, per far fronte all'inaccessibilità delle piantagioni di Hevea.
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